Grazie all’Associazione Culturale DiversoInverso ho visitato insieme ad altre blogger, la Valle dell’Aso situata nella zona sud delle Marche, ricca di centri storici uno più bello dell’altro e soprattutto tutti ben curati dove il cibo è per loro cucina, ricette e chef.
Inizio a parlarvi di questo stupendo tour, per me indimenticabile essendo la mia prima esperienza.
In questi giorni, siamo state ospitate dalla signora Stefania proprietaria della dimora “La Rosa Scarlatta“a Monterubbiano un palazzo risalente al 1650 e presidente dell’Associazione.
I magazzini nel 2004 sono stati trasformati in alloggi e arredati con mobili antichi e moderni.
Dispone di un meraviglioso giardino circondato da mura sforzesche dove allungando lo sguardo verso l’infinito, riusciamo a vedere il Monte Conero.
Per intrattenere gli ospiti, in estate si organizzano concerti presso il teatro privato.
Visitandola, troviamo una sala dove vengono esposti dei quadri, un laboratorio di ceramica e una biblioteca con dei libri risalenti al 1700.
La prima sera, abbiamo cenato presso la Cantina Castrum Morisci che ci ha deliziato con i suoi vini accompagnandoli a dei piatti della tradizione marchigiana come le tagliatelle fritte e le olive all’ascolana preparati da Gianluca e Sara di Sfoglia e Mattarello di Monterubbiano.
Luca uno dei proprietari, ci ha raccontato la storia della produzione dei loro vini.
Questa azienda nasce negli anni 30 dedicandosi al conferimento delle uve e alla produzione di Vin Cotto.
Nel 2011 hanno comprato un vigneto di 7 ettari dove producono Sangiovese, Montepulciano, Passerina e Pecorino con una produzione di circa 1200 bottiglie a tipologia.
I vini rossi vengono venificati in anfore di terracotte in stile romano e quelli bianchi in anfore in stile egiziano.
Oltre al vino, producono il Vin Cotto.
Il vin cotto viene messo in una caldaia e cotto per circa 24 ore con mele cotogne e aromi.
Il mosto una volta diventato zuccherino, viene messo nelle botti per almeno 5 anni.
Il mattino dopo, abbiamo visitato il borgo di Monterubbiano insieme all’Assessore del Turismo.
Qui nacque Vincenzo Pagani di cui si ammirano le sue opere nell’Ottocentesca Collegiata di Santa Maria dei Letterati.
Il Palazzo Comunale risale al 1300, al suo interno c’è la Stanza dei Desideri dove al suo interno, sono esposte più di 600 bambole provenienti da tutto il mondo.
La cosa che mi ha colpito di più, è stato il Museo Archeologico dove possiamo vedere reperti tombali, monete, gioielli e ho potuto toccare una Olla globulare in ceramica risalente al VI-V secolo A.C. con la descrizione in caratteri braille.
La loro festa più importante, si tiene il giorno di Pentecoste dove si rievoca l’Armata di Pentecoste “Scio’ la Pica” con la Giostra dell’Anello che celebra l’antica colonizzazione picena.
Abbiamo visitato la Chiesa dei S.S. Giovanni Battista ed Evangelista risalente al 1200 con Gesù insieme agli apostoli e con una colonna ennagonale dove c’è raffigurato su un lato un santo diverso come ad esempio San Leonardo e Santo Stefano.
Al suo interno c’è anche la Statua di Gesù che viene portata in processione il Venerdi Santo.
Il Comune di Monterubbiano ha la Bandiera Arancione per l’ospitalità.
A pranzo siamo stati ospiti dell’Agriturismo La Meridiana a Moresco.
A darci il benvenuto, sono stati Giovanni, Marilù e il loro figlio Daniele.
Abbiamo visitato l’agriturismo dove ci hanno fatto vedere oltre all’orto e agli animali da cortile, delle camere che affittano per le vacanze con arredamenti moderni e antichi.
Tutto quello che producono come la frutta, la verdura, l’olio extravergine di oliva, conserve, marmellate, vengono utilizzati in cucina per preparare piatti tipici locali ed è tutto rivolto al biologico.
Il loro “cavallo di battaglia” è la polenta realizzata con la farina di mais 8 file con dei chicchi rossi.
Uno dei classici condimenti è con formaggi, verdure miste e pezzata di pecora.
Pare che sia arrivata in Europa grazie a Colombo e a differenza degli altri grani, questa ha misure diverse ed è senza pesticidi.
Ecco quello che abbiamo mangiato:
Nel pomeriggio siamo andati a Montottone conosciuto come “Lu paese de li coccià”.
Ve ne parlo qui:
Successivamente siamo andati nell’azienda agricola Fontegranne di Eros Scarafoni situata a Belmonte Piceno.
L’azienda nasce nel 1968 con l’acquisizione da parte del padre Alfredo dei primi 9 ettari di terreno con la casa colonica e la stalla con animali di razza marchigiana.
Dopo 4 anni è arrivata anche la Frisona con cui inizieranno a produrre il latte.
Nel 1984 Eros entra a far parte ufficialmente dell’attività di famiglia.
Nel 2000 inizierà la produzione dei “caci persi” e dei “caci inventati”.
Il formaggio più importante è il Cheese for Peace realizzato con 3 diversi latti (vaccino, capra e pecora).
Perfetto da mangiare con mostarde speziate o con il miele di girasole.
Grazie al suo ricavato annuale, il 40% viene donato ad un’associazione africana che aiuta le donne.
Un altro formaggio è lo Slattato fatto con il latte vaccino caratterizzato da una pasta molle e a volte spalmabile perfetto con i vini bianchi.
La sera abbiamo cenato a Rubbianello nella Trattoria Zia Titta.
Li abbiamo mangiato specialità marchigiane come:
- Bruschetta con pomodoro fresco
- Insalata Russa
- Tagliolini con farina di miscuglio di grani antichi al cinghiale
- Faraona con carote
- Pollo arrosto con patate
- Tris di dolci della casa
La signora Titta, utilizza la farina della Cooperativa Agricola di Comunità Rocca Madre
A breve vi aspetto con un altro post sul Virtuaso Blog Tour.
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